Il leader


"Le organizzazioni durature non prosperano per il carisma di un leader,
ma perché coltivano la leadership all'interno del sistema
"
Max Weber 

La parola leader deriva dal verbo inglese to lead, che significa guidare, condurre, dirigere.
Il leader è colui che sa guidare un gruppo di persone (che vengono definite leds o followers, cioè coloro che seguono), che conduce la squadra al raggiungimento degli obiettivi, che non ha dubbi sugli obiettivi da raggiungere e lavora con gli altri per perseguirli.

Può essere leader il capo di una divisione in azienda, può esserlo un poliziotto che assume il comando della situazione in un'emergenza.
Leader è colui che decide cosa fare e come farlo, lo è anche un bambino che stabilisce le regole di un gioco.

Leader, quindi, non è un concetto legato al ruolo della persona, ma un concetto legato a quello che si fa e, soprattutto, a come lo si fa.

Ecco perché oggi il termine leader non é adottato solo in management, ma in qualunque campo della nostra vita e in qualsiasi applicazione i leader hanno sempre gli stessi caratteri distintivi.
Data questa definizione, viene da pensare che tutti possono essere leader in determinate situazioni o in momenti specifici della propria vita, ma sicuramente non tutti hanno la capacità per esserlo, non tutti possiedono quelle che comunemente si definiscono doti di leadership.
Nel caso di un team a cui è stato assegnato un progetto, il leader è colui a cui è stata formalmente assegnata la responsabilità del raggiungimento dell'obiettivo del progetto assieme al team.
Il ruolo del leader è quindi fondamentale per il buon esito del lavoro del team.

Come scegliere il leader?

Spesso accade che la scelta cada su chi è in possesso delle maggior conoscenze/competenze tecniche, senza considerare anche (e soprattutto) le competenze gestionali, comunicative e comportamentali in relazione al team.
A questo punto possiamo dare risposta ad una domanda che spesso ci viene posta:

Leader si nasce o si diventa?

Al di là delle predisposizioni naturali, si può imparare molto, cioè si può essere addestrati ad assumere "opportuni stili di leadership".
La cosa appare più naturale se si pensa che, così come le conoscenze e le competenze "tecniche" possono essere apprese, la stessa cosa vale anche per quelle gestionali e comunicative, anche se per il loro carattere "intangibile", appaiono di più difficile acquisizione o, peggio ancora, vengono considerate difficilmente modificabili.

Il tema della leadership viene trattato in molti libri ed articoli; qui focalizzeremo l'attenzione sui concetti e sugli strumenti di una leadership efficace per la gestione di un team che opera in un progetto con obiettivi, indicatori e tempi di realizzazione.
Andremo ad approfondire:

  • le fasi di evoluzione di un gruppo di lavoro
  • il livello di maturità delle persone che compongono il team
  • il ruolo che le emozioni hanno all'interno del team

Questi elementi stanno alla base del concetto di "leadership situazionale" ed evidenziano come non esiste uno stile di leadership valido in assoluto, ma esistono diversi stili di leadership appropriati ai diversi livelli di sviluppo di un team o di una persona, nell'adempimento di un certo compito o nella realizzazione di un certo obiettivo.